Per i soggetti che applicano i principi contabili internazionali (IAS/IFRS), esclusi dagli obblighi imposti alle altre società dal Dpcm n.304 di riferimento, l’adozione dello standard Xbrl è subordinata alla predisposizione di un’apposita tassonomia che consenta di “tradurre” nel formato Xbrl i bilanci redatti secondo tali principi. Al riguardo, lo IASB Xbrl Team ha pubblicato sul proprio sito l’aggiornamento IFRS Taxonomy 2015.
(http://www.ifrs.org/XBRL/IFRS-Taxonomy/2015/Pages/default.aspx)
Con la delibera n. 16850 del 1° aprile 2009 la Consob ha riconosciuto Xbrl come formato elettronico impiegabile per la ricezione e validazione delle informazioni regolamentate soggette ad obblighi di trasparenza. Peraltro, con riferimento all’adozione di Xbrl per la trasmissione dei dati contabili delle società quotate, la stessa Consob segnala che il formato Xbrl può essere utilizzato per la trasmissione di documenti per i quali è prevista una tassonomia sul sito dell’ “Associazione italiana per lo sviluppo e la diffusione di tassonomie e di standard tecnologici in campo economico-finanziario” (Xbrl Italia); conseguentemente, in assenza di una tassonomia “italiana” che traduca in formato Xbrl le voci contabili che costituiscono il bilancio IFRS, non è ancora praticabile su larga scala l’adozione di tale formato per i bilanci delle imprese quotate.
A seguito della approvazione e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Direttiva sulla Trasparenza 2013/50/EU che introduce l’obbligatorietà del reporting in formato elettronico a partire dal 1.1.2020 per le imprese quotate in Mercati Regolamentati, ESMA (European Securities and Markets Authority) ha avuto il compito di definire lo standard e le specifiche tecniche di attuazione del reporting elettronico.
La definizione delle specifiche tecniche e della scelta del formato elettronico da parte di ESMA dovrà, secondo quanto esplicitato in Direttiva, armonizzarsi con quanto fatto dalle altre Autorithies europee, EBA ed EIOPA che hanno già indicato XBRL come standard di riferimento per il reporting in formato elettronico. La scelta definitiva dovrà essere effettuata entro l’anno in corso tuttavia lo sviluppo delle tassonomie locali, nei diversi Stati Membri, necessita di un forte coordinamento a livello europeo per definire contenuti minimi e regole comuni che permettano di realizzare estensioni che non inficino l’obiettivo principale della comparabilità a livello europeo.
Si è conclusa lo scorso 18 gennaio 2016 la pubblica consultazione per la scelta dello standard tecnico di riferimento per il reporting delle imprese quotate in ambito UE promossa da ESMA.
Le attività del Gruppo di lavoro italiano saranno pianificate in base all’orientamento delle prossime decisioni in ambito europeo tuttavia è in fase di valutazione l’opportunità di procedere con la nuova traduzione della Tassonomia IFRS IASB 2016 (in fase di rilascio a marzo) così da pianificare per il seguito una nuova sperimentazione con gli IFRS adopter che si renderanno disponibili.
L’ultima traduzione italiana delle “labels” (vers. 2006, 2009 e 2011) è disponibile al seguente link:
Tassonomia IFRS- Principi Contabili Internazionali