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Dal 2010 le società di capitali, con alcune eccezioni (soggetti non obbligati), erano tenute al deposito del Bilancio in formato elaborabile XBRL, limitatamente ai prospetti contabili, in base al D.P.C.M. del 10 dicembre 2008 (Gazzetta Ufficiale n. 304 del 31 dicembre 2008).

Tale decreto prevede l’obbligo dell’utilizzo del formato elettronico XBRL per la redazione del bilancio nella sua interezza e pertanto era necessario creare una nuova tassonomia comprendente anche la parte relativa alla nota integrativa.

Questo vocabolario, capace di codificare il bilancio in forma ordinaria e abbreviata, è stato sviluppato e sperimentato, su base volontaria, nel corso delle campagne di deposito dei bilanci del 2013 e 2014 e nel novembre 2014  è stata rilasciata la prima versione della tassonomia “integrata” (Tassonomia Principi Contabili Italiani 2014-11-17).  La stessa Tassonomia è stata oggetto di un ulteriore aggiornamento nello scorso dicembre: 2015-12-14  – versione tabellare pdf  Tassonomia Principi Contabili Italiani 2015-12-14.

A questo link il documento guida alla nuova tassonomia 2015-12-14 : Documento Accompagnamento Tassonomia 2015-12-14

L’aggiornamento è stato necessario da una parte per completare e proporre i modelli informativi mancanti del rendiconto finanziario e delle operazioni in locazione finanziaria e dall’altra per migliorare il modello proposto per rappresentare la fiscalità differita.

Questa versione è in vigore dal 1° gennaio 2016 e sarà obbligatoria per i bilanci chiusi il 31.12.2015 o successivamente ed approvati in Assemblea dal 1 marzo 2016.

Nel corso del 2016 sarà invece necessaria un’ulteriore rivisitazione della stessa tassonomia a seguito del recepimento della direttiva 34/2013 UE che entrerà in vigore per il deposito di bilancio del 2017.

Come per lo scorso anno tutte le tabelle proposte e raccomandate in nota integrativa sono facoltative e modificabili in parte o in toto a discrezione dell’utente come previsto dalla normativa vigente. Tutte le tabelle sono state vagliate e oggetto di parere favorevole a cura dell’OIC (Organismo Italiano di Contabilità) ad eccezione delle tabelle relative alla fiscalità differita sviluppate e proposte in via facoltativa da XBRL Italia in attesa dell’aggiornamento dei Principi Contabili Nazionali a seguito dell’entrata in vigore del d.lgs 139/2015.

La tassonomia è pubblicata ufficialmente anche sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale (www.agid.gov.it).

La nuova tassonomia consente di comprendere in un unico file digitale elaborabile tutto il bilancio d’esercizio, comprensivo anche della nota integrativa. Il primo vantaggio che deriva dall’adozione dello strumento consiste nella disponibilità, per tutti gli “stakeholders”, di un sistema d’informazioni immediatamente elaborabile sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria aziendale con significativi benefici in termine di qualità, fruibilità, trasparenza e comparabilità dei bilanci.Altro aspetto peculiare del nuovo vocabolario, a vantaggio dei redattori, consiste nella capacità di parziale autocompilazione/controllo della nota integrativa: una volta inseriti di dati degli schemi quantitativi, infatti, la compilazione di parte delle tabelle previste dall’art. 2427 c.c. avverrà in automatico, evitando gli oneri e gli errori del reinserimento dei dati.Ultimo aspetto, non meno importante, è la formazione di una banca dati ancora più completa e coerente – a disposizione di operatori, imprese, professionisti ed autorità – sulla performance delle società di capitali italiane. Il registro delle imprese si arricchirà infatti dei dati elaborabili derivanti dalla nota integrativa, un mole di informazioni ben più ampia di quella disponibile attraverso i prospetti contabili.